Settembre: le principali novità normative

Il rientro dalle ferie estive ha accolto gli imprenditori con alcune novità sul fronte normativo. La Guida dell’Agenzia delle entrate, pubblicata ad agosto, dà ad esempio qualche nuova indicazione sul tema del ravvedimento e della remissione in bonis. Per regolarizzare una violazione fiscale godendo di sanzioni ridotte è ora necessario, spiega l’Agenzia, che l’irregolarità non sia stata già rilevata e notificata e che non siano stati avviate ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento comunicate formalmente.

Ravvedimento
In quest’ultimo caso la sanzione è ridotta a:
un decimo del minimo nei casi di mancato pagamento se eseguito nel termine di trenta giorni dall’omissione e per l’omissione della presentazione della dichiarazione se presentata con ritardo non superiore a novanta giorni;
un ottavo del minimo se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione.

Rimediare alle dimenticanze
Con la remissione in bonis, che prevede una sanzione di 258 euro da versare con modello F24, il contribuente può rimediare a dimenticanze riguardanti comunicazioni o adempimenti formali non eseguiti alle scadenze previste. Le violazioni possono essere solo formali oppure di natura sostanziale: in quest’ultimo caso comportano una variazione della base imponibile, dell’imposta e del versamento del tributo, oltre alla dichiarazione integrativa, e richiedono il versamento di un tributo, interessi e sanzione ridotta a un ottavo del minimo previsto.

Regolarizzare i debiti contributivi
A partire dal 10 settembre, inoltre, è stato ridotto il valore del tasso d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema, precisamente dallo 0,15 allo 0,05 per cento. Per effetto di questa decisione, che viene dalla Bce, regolarizzare i debiti contributivi Inps costerà di meno: varierà in parallelo la misura dell’interesse di dilazione e di differimento e delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

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